Lettera di una testimonianza di un Servitore-Insegnante dell'Associazione A.C.A.T Pistoia (Remo Bini)

Noi facciamo parte di una Associazione di volontoriato che nella Provincia di Pistoia è stata fondata nell'anno 1993 dal fu' socio Tesi Dino,scomparso nel 2009 a Pistoia.Nella Provincia di Pistoia l'Associazione vanta di un totale di nr.11 Club compreso il territorio del Comune si San Marcello Pistoiese,ed altri Club nell Valdinievole.

L'Associazione quotidianamente nel suo anonimato,affronta dei problemi Alcolcorrelati e complessi,riunendoci settimanalmente per 1,30 minuti insieme ai familiari con problemi di alcool,la riunione è presenziata da un
Servitore-Insegnante,colui che è il diretto rappresentante di ogni Club.
Premetto,mi chiamo Remo Bini,di anni 61,pensionato(cell.329/1911319) e faccio parte di uno dei suddetti Club,sono nel consiglio dell'Amministrazione come VicePresidente dal mese di Gennaio,precisamente
dal 22/01/2011,ho frequentato il Corso di Sensibilizzazione,che si è tenuto ad Altopascio(LU) e da allora ho ricevuto il "Diploma" quale Servitore-Insegnante.La mia Sobrietà dall'astinenza dovuta all'abuso di alcool dura da 5 anni e 6mesi circa,grazie all'aiuto della mia famiglia , dal Centro Alcologico di Pistoia,ed in particolare dalla Dott.Psichiatra Graziella Soluri, ringraziandoli tutti dal fatto che ne sono venuto fuori dal tunnel dell'alcool.Sono stato messo ad un bivio, dalla mia famiglia, del momento che stavo attraversando, ossia continuare a consumare bevande alcoliche,oppure la famiglia,ebbene io ho scelto quest'ultima senza pentimenti.Scrivo questa lettera in quanto si parla tanto di problemi di alcool e guida (soprattutto per i giovani) ma sono solo chiacchere da bar,e poche volte sulla carta stampata.Purtroppo si parla di problemi di giovani e non solo quando si verificanofatti eclatanti vedasi (incidenti mortali sulle strada dovuti all'abuso di alcool e droghe -litigi in famiglia che poi scaturiscono in tragedia etc. etc.).Vorrei fare un richiamo all'attenzione di coloro che somministrano bevande alcoliche nei locali Pubblici,che non fanno rispettare le leggi,soprattutto ai giovani al di sotto dei 16 anni.Come detto all'inizio della lettera,l' Associazione non è basata a scopo di lucro, ma bensi' si regge con l'aiuto dei contributi delle famiglie stesse che partecipano, faccio anche presente che in tutto l'anno 2010 non siamo stati appoggiati da altre Associazioni o da altri Enti (Comune,Provincia e U.S.L).I pochi Euro che ricaviamo non bastano nemmeno a coprire le spese,in questo modo purtroppo piano piano l'Associazione scomparirà insieme a tante altre.Questa lettera la scrivo e l'auspicio che venga pubblicata, e non come le altre, in modo tale che le Istituzioni si rendano conto che esiste una struttura in grado di aiutare le famiglie con questi problemi, anche per sensibilizzare, perchè no', gli Istituti Scolastici al fine che si possa continuare con il nostro impegno evitando le cosidette "Stragi del Sabato sera" dovute purtroppo all'abuso eccessivo di dette sostanze.

                                                                                                                                                

Il Club e la pace (Lamberto Scali)

Sono in grande imbarazzo, cosa dire del Club, non sò cosa dire, Vi dico che nel Club c'è una
magia, cioè avvengono, nelle riunioni di Club, delle cose delle quali non si riesce a capirne le
possibili evoluzioni creative.
Quando incontrai Dino Tesi per la prima volta, insieme alla moglie Gioietta ed al figlio Gianluca
non avrei mai immaginatole posssibili evoluzioni ed i fatti concreti che ne sono conseguiti.Non
avrei mai immaginato che Dino mi avrebbe fatto conoscere le bellezze di Pistoia, la cordialità dei
suoi abitanti, la loro ospitalità.
Devo dire inoltre, che quando Dino con la sua famiglia frequentava il Club di Prato, non faceva
niente di particolare e non si impegnava minimamente nell' attività dell' ACAT Pratese, che fra
l' altro era molto modesta.
Quando però Dino aprì il primo Club a Pistoia, si produsse un cambiamento incredibile, come se il
vivere nella propria città , il ritornare nella propria comunità riattivasse tutte quelle potenzialità che
l' alcool per tanto tempo aveva tenuto sopite o nascoste.
In quel periodo, sinceramente, non avevo ben chiaro quanto fosse importante che il Club dovesse
diventare, sempre di più, una piccola comunità inserita nella comunità locale, il nostro programma
allora risentiva di un approccio ancora molto influenzato dalla cultura sanitaria, non a caso continuavamo
a fare il Club all'interno degli ambulatori o dei distretti della ASL.
Quando le persone sono inserite nella propria comunità riescono ad attivare delle risorse inimmaginabili
riescono a riattivare tutta una serie di rapporti formali e informali che aprono prospettive molto creative.
Non avrei mai immaginato, che grazie al lavoro paziente e umile di Dino, avrei avuto l' onore e il piacere
di conoscere il Sindaco, l' Assessore ai Servizi Sociali e tenere una relazione nella sala del consiglio
Comunale di Pistoia.
Il Club credo sia un insieme di persone, di storie, di emozioni, un luogo dove si rinsaldano e si creano
legami affettivi, un luogo dove le persone possonosperimentare il valore dello scambio, della
compartecipazione, un luogo dove una qualsiasi persona possa esprimere la propria umanita', fatta
di pregi e di difetti, di cose giuste e di cose sbagliate, un luogo dove lo sbaglio, l' errore non viene rimosso
negato, ma al contrario viene riconsiderato, condiviso, con la speranza che serva da esperienza per
il futuro.
Fra le storie per me particolarmente significative ricordo quella di mia moglie Alice e di Milvia Fontana
che hanno contribuito significatamente all' apertura dei primi Club a Pistoia.
Porto il saluto di mia moglie, che non ha potuto partecipare al congresso perchè aspetta un bimbo e oggi
non si sentiva molto bene.La Professoressa Visnja Hudolin mi ha detto che questa è una scusa, io non
sò cosa dire, sò solo che mia moglie aveva nausee e non si sentiva di stare qui tutto il giorno, con
questo caldo, però mi ha raccomandato di farvi i suoi saluti perchè l' esperienza di Pistoia le è rimasta
nel cuore.
Inoltre, vorrei fare un ringraziamento particolare a Giuseppe Balli, perchè questo è il quarto congresso
della Toscana, ma per quanto mi riguarda è la prima volta che ho la sensazione di essere di fronte ad un
vero congresso, dove sono realmente presenti famiglie provenienti da tante realtà della Toscana.
Prima avevo già fatto altri 3 congressi, ma questo lo sento diverso, organizzato bene, emerge chiaro
che è il frutto di un lavoro collettivo, dove si percepisce il contributo delle famiglie, dei sevitori-insegnanti
delle Istituzioni locali e del consiglio dell' ACAT di Pistoiese.
Non ho potuto partecipare all' Interclub perchè avevamo una riunione qui nelle stanze sotto l' auditorium
e visto e visto che il tema del congresso è la "Pace", noi eravamo impegnati in una grossa litigata, una
resa dei conti, che si è protratta per più di due ore.
Quello che stò raccontandovi non è una battuta spiritosa, quanto piuttosto la testimonianza che la pace
si può ottenere solo attraverso un confronto fra persone diverse, che spesso hanno opinioni e idee diverse,
un confronto simile a quello che avviene settimanalmente negli incontri di Club.
Credo sia importante ribadire che il confronto non debba essere formale, di circostanza, infarcito con una
buona dose di ipocrisia, ma al contrario risulti essere franco, leale, assertivo, quando questo viene fatto penso
si possano superare le incomprensioni, le difficoltà e ricreare un clima di armonia ed intesa.
Vi saluto, ringraziandovi di avermi offerto questa opportunità,grazie.

IL desiderio di vivere in sobrieta'  (Dino Tesi)

Sono Tesi Dino, nella mia lunga appartenenza a questa associazione ho partecipato a tutti i Congressi
tenutisi in questi anni escluso uno Nazionale ed i due che si soo svolti ad Assisi, senza considerare
le giornate dedicate alla lotta all' alcool ed ai vari corsi di aggiornamento di tutta la Toscana.
Posso senz' altro dire che far parte attiva di un' associazione come la nostra comporta molti impegni
e piccole rinunce le quali però non mi hanno assolutamente pesato.
Faccio parte dell' ACAT di Pistoia praticamente da quando è nata in quanto uno dei fondatori.
Ne sono stato Presidente per sei anni portando il numero dei Club da uno a sei, ho contribuito alla
formazione dell' ACAT di Montecatini, sono stato tesoriere dell' ARCAT Toscana, quando questa
era sotto la presidenza dell' ACAT Pratese e, grazie anche al costante aiuto dell' allora Presidente
Luigi Dreni, ho riportato il bilancio in attivo dopo che mi era stato lasciato in una situazione a dir
poco disastrosa.
Sono stato per circa dieci anni nel Direttivo ARCAT ed in molti altri direttivi di associazioni di volontariato
come il CESVOT e la Consulta Comunale di Pistoia.
In questianni di militanza nell' ACAT ho avuto molte soddisfazioni, ma le soddisfazion più importanti
sono quelle di essere riuscito a fare uscire moltissime persone dal tunnel della dipendenza dell' alcool
riportandole ad una vita di sobrietà.
Mi sono sempre sentito appagato di tutto quello che ho fatto, in tutti i Congressi ho sempre portato
un contributo con le mie testimonianze, oggi però voglio solo ringraziare tutti coloro che mi hanno
aiutato in questo mio cammino di sobrietà, sono tanti e sicuramente mi scorderò qualcuno che spero
però possa perdonarmi.
Prima di tutti voglio ringraziare tutta l' ACAT di Prato da Lombardo Scali a Luigi Dreni, da Rodolfo a Sandra
da Rossi a Mungai fino ad arrivare al Ciullini e tutti gli alcolisti di Prato con i quali ho passato i primi cinque
anni della metodologia Hudolin, un saluto al Presidente Nazionale dell' AICAT.
Un saluto a Di Mauro, Sforzina, Guidoni, Tedioli, Patussi, Marcomini, Interlandi, Pieralli, Corlito, Poggesi
Vichi, Travaglino, a tutti i componenti dell' ACAT di Pistoia, a tutti i servitori -insegnanti che mi hanno
aiutato:da Luca a Francesca, da Simona a Franca, da Lorenza a Mario fino ad arrivare a Marco e tutte le
persone che ho conosciuto in questi anni che, pur non nominandoli, resteranno sempre in un angolino del
mio cuore.
Un ringraziamento particolare alla Professoressa Visnja Hudolin ed un ciao speciale a colui che ho avuto il
piacere di conoscere tanti anni fà e del quale sono diventato amico, al grande professor Vladimir Hudolin
che con la sua metodologia ha trasformato il sottoscritto da una larva umana ad un uomo fiero e con una
gran voglia di vivere in sobrietà.
Ringrazio infine tutti gli alcolisti che con le loro testimonianze hanno contribuito alla mia sobrietà, visto che
sicuramente vi sarò venuto a noia finisco qui e vi saluto tutti.